Page 1517 - Shakespeare - Vol. 4
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SUFFOLK

          [a parte]
                               Macché, la sua coscienza
               la sta turbando ben bene un’altra signora.



              NORFOLK
                               Proprio così.

               Questa è opera del Cardinale. Il Cardinale-Re,
               quel sacerdote bendato, da vero primogenito della Fortuna,
               gira la ruota come vuole lui. Un giorno anche il Re lo capirà.



              SUFFOLK
               Preghiamo Iddio che lo faccia, se mai vorrà capire se stesso.



              NORFOLK
               Con quale santocchieria si dedica a tutti i suoi intrighi!

               Con quanto zelo! Ed ora che ha incrinato l’alleanza
               fra noi e l’Imperatore − il grande nipote della Regina −
               ecco che va a infilarsi nell’animo del Re per seminare in esso
               dubbi, apprensioni, drammi di coscienza,

               disperazione e timori − e tutto per il suo matrimonio.
               E per tirar fuori il Re da tutto questo,
               ecco che gli consiglia il divorzio, la perdita di colei
               che come un prezioso monile lui s’è tenuto vent’anni

               accanto al cuore, senza che mai perdesse il suo lustro;
               di colei che l’ama con la superiore purezza
               con cui gli angeli amano gli uomini buoni; di colei che sempre,
               anche quando le calerà addosso il più fiero colpo della Fortuna,

               vorrà benedire il Re: e tutto questo vi pare cristiano?



              CIAMBELLANO
               Ci guardi il cielo da siffatti consiglieri! È ben vero
               che queste voci s’odono dappertutto, che ogni bocca ne parla,
               e ogni cuore onesto ci piange su. Tutti quelli che osano
               affrontare il problema, ne scorgono il fine ultimo:

               la sorella del Re di Francia.        32  Il cielo aprirà un giorno
               gli occhi del Re, che troppo a lungo han dormito
               sulla temerità di quest’uomo malvagio.
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