Page 1516 - Shakespeare - Vol. 4
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Scena II EN
Entra il Lord Ciambellano, leggendo la lettera seguente 31
[CIAMBELLANO]
Mio signore, i cavalli commissionati da Vostra Signoria sono stati scelti,
addestrati ed equipaggiati con la massima sollecitudine. Erano giovani e belli,
e della migliore razza del Nord. Non appena essi furono pronti a partire per
Londra, un emissario del Lord Cardinale, su mandato ed autorità superiori,
me li ha portati via con questa giustificazione: il suo padrone deve potersi
servire prima di ogni altro suddito, se non del Re. Il che, signore, ci ha
tappato la bocca.
Temo che andrà a finire proprio così. E va bene, se li tenga pure.
Quello farà piazza pulita di tutto.
Entrano, affiancandosi al Lord Ciambellano, i Duchi di Norfolk e Suffolk
NORFOLK
Salute, mio Lord Ciambellano.
CIAMBELLANO
Buongiorno alle Vostre Grazie.
SUFFOLK
Che fa di bello il Re?
CIAMBELLANO
L’ho lasciato solo
in preda ai crucci e ai suoi mesti pensieri.
NORFOLK
Ma cos’è che lo affligge?
CIAMBELLANO
Sembra che le sue nozze con la moglie del fratello
abbiano preso a turbargli la coscienza.