Page 1514 - Shakespeare - Vol. 4
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la minima battuta d’arresto nelle vostre fortune, scivoleran via da voi
               come acqua, né mai più si faran ritrovare
               se non per colarvi a picco. Tutti voi, buona gente,
               pregate per me. Devo ora lasciarvi: l’ultima ora

               della mia lunga, tormentata esistenza è suonata per me.
               Addio.
               E quando vi sentirete in vena di meste rievocazioni,
               dite della mia caduta. Ho finito, e che Iddio mi perdoni.

                                                                                Escono il Duca col seguito



              PRIMO GENTILUOMO
               Oh, che pietosa vicenda! Signore, essa non può che attirare
               un mare di guai, temo, sulle teste
               di chi l’ha provocata.



              SECONDO GENTILUOMO
                               Se il Duca è senza colpa,

               è una vicenda straziante; eppure posso accennarvi
               a una calamità incombente che, una volta accaduta,
               sarà peggiore di questa.



              PRIMO GENTILUOMO
                               Gli angeli santi ce ne scampino!

               Che sarà mai? Non dubiterete della mia segretezza, signore?


              SECONDO GENTILUOMO

               È un segreto così grave, che ci vorrà
               un riserbo assoluto perché non trapeli.



              PRIMO GENTILUOMO
                               Fidatevi di me:
               non sono uso a parlare.



              SECONDO GENTILUOMO
                               Voglio fidarmi:

               ve lo dirò, signore. Non avete sentito, negli ultimi tempi,
               quanto si mormori di una separazione
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