Page 1486 - Shakespeare - Vol. 4
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UFFICIALE
Signore,
mio Duca di Buckingham e Conte
di Hereford, Stafford e Northampton,
io qui vi arresto per alto tradimento, nel nome
del nostro augusto sovrano, il Re.
BUCKINGHAM
Come vedete, amico mio,
son già incappato nella rete, per cader vittima
di ignominiosa trama.
BRANDON
Sono dolente
di vedervi privato della libertà, e di prendere parte
a codesta incombenza. Sua Altezza desidera
che vi portiamo alla Torre.
BUCKINGHAM
Non mi servirà a nulla
protestarmi innocente, poiché questa è una macchia
che tinge in nero quel che in me è immacolato. Il volere del cielo
sia fatto in questa come in ogni altra cosa: obbedisco.
O mio Lord Abergavenny, vi dico addio.
BRANDON
Non ancora, ché dovrà farvi compagnia. [Ad Abergavenny] Il Re
vuole che vi portiamo alla Torre, e lì vi renderà edotto
di ogni altra sua ulteriore decisione.
ABERGAVENNY
Come ha detto il Duca:
sia fatto il volere del cielo, e al volere del Re
non posso che obbedire.
BRANDON
Ho qui un mandato d’arresto,