Page 1483 - Shakespeare - Vol. 4
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NORFOLK
Come, ve la prendete calda?
Chiedete a Dio un po’ di sangue freddo: l’unica medicina
che faccia al caso vostro.
BUCKINGHAM
Gli leggo scritte in faccia
prove contro di me: mi ha squadrato con gli occhi
come il più abbietto degli oggetti, e in questo momento
tiene in serbo per me qualche stangata. Ora è andato dal Re:
lo seguirò, e sarà lui ad abbassare lo sguardo.
NORFOLK
Fermatevi, signore!
E che la vostra ragione parli alla vostra collera
di ciò che state per fare: le ripide alture
si attaccano dapprima a passo lento. La collera
è come un corsiero focoso che, lasciato a se stesso,
resta fiaccato dal suo proprio impeto. Non c’è uomo in Inghilterra
capace di consigliarmi come fate voi: siate per voi stesso
ciò che sareste per il vostro amico.
BUCKINGHAM
Andrò dal Re,
e con la voce dell’onore farò tacere una volta per tutte
l’insolenza di questo figlio di Ipswich; oppure dovrò proclamare
che a nulla più valgono gli alti natali.
NORFOLK
Fate bene attenzione:
non appiccate il fuoco al rogo del vostro nemico
a costo di restare strinato voi stesso. Nell’impeto della corsa
si rischia a volte di oltrepassare il traguardo
e perdere: per aver corso troppo! Non sapete forse
che la fiamma che fa salire il liquido sino a traboccare
sembra aumentarne il volume ma ne fa grande spreco? Siate saggio:
vi dico e ripeto che non c’è in Inghilterra
un solo spirito più forte del vostro per farvi da guida,