Page 127 - Shakespeare - Vol. 4
P. 127
Mi ero proposto d’andare a Tarso, per colpirvi
l’inospitale Cleone, ma prima
ho un’altra incombenza. Verso Efeso
volgi le nostre gonfie vele. Quindi 380 ti dirò il perché.
(A Lisimaco) 381
Possiamo rifornirci, signore, in questo porto,
pagando in oro le provviste necessarie
al nostro scopo?
LISIMACO
Signore,
con tutto il cuore; e quando verrete a terra,
anch’io vi farò una richiesta.
PERICLE
Sarà soddisfatta,
si trattasse pure di corteggiare mia figlia, poiché pare
che voi siate stato nobile con lei.
LISIMACO
Signore, datemi il braccio.
PERICLE
Vieni, Marina mia.
Escono.
Scena II EN
Entra Gower.
GOWER 382
Ora la nostra sabbia è quasi tutta scorsa;
ancora un poco, e poi tutti zitti. 383
Quest’ultimo favore concedetemi,
e mi assista la vostra cortesia,
che prontamente 384 voi v’immaginiate
quali cortei, trionfi, spettacoli,