Page 1010 - Shakespeare - Vol. 4
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ALONSO
Una figlia? O Cieli,
Fossero entrambi vivi a Napoli
Come Re e Regina!
Perché fosse così
Vorrei essere io a giacere
Nel letto di fango
In cui giace mio figlio. Quando
Hai perduto tua figlia?
PROSPERO
In quest’ultima tempesta.
Ma vedo che lor signori
Sono così stupiti per l’incontro
Da divorare la propria ragione
E dubitare
Che i loro occhi dicano il vero
E che le loro parole
Siano un’espressione naturale.
Ma, sebbene strappati ai vostri sensi,
Siate certi che io sono Prospero,
Il Duca scacciato da Milano,
Il quale, per uno strano caso,
Su questa stessa riva
Dove voi naufragaste
Approdò per esserne il signore.
Ma di ciò basta: è cronaca
Di interi giorni
Non un racconto da fare a colazione
O adatto a questo primo incontro.
Benvenuto, signore:
Questa grotta è la mia reggia.
Qui ho pochi cortigiani, e fuori
Nessun suddito. Vi prego,
Date uno sguardo dentro.
Voi mi avete restituito il mio Ducato,
Io vi ricambierò
Con un bene altrettanto grande.