Page 985 - Shakespeare - Vol. 3
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ANGELO
Ebbene: la vostra supplica?
ISABELLA
C’è un vizio
che sopra tutto aborro e che vorrei
subisse il rigore della giustizia,
per il quale non supplicherei, se non dovessi;
per il quale non supplicherei, se qui non fossi
in guerra fra volere e non volere.
ANGELO
Allora: di che si tratta?
ISABELLA
Ho un fratello
che è condannato a morte; vi supplico,
si condanni il misfatto, e non mio fratello.
BARGELLO
[a parte]
Il cielo ti dia la grazia di smuoverlo!
ANGELO
Condannare il misfatto e non l’autore?
Ogni colpa è condannata prima di commetterla:
sarebbe azzerare la mia funzione
colpire la colpa come previsto dalla legge,
e rilasciar l’autore.
ISABELLA
Oh, legge giusta
ma severa! Allora non ho più fratello.
Il cielo protegga Vostra Eccellenza.
[Fa per andare.]
LUCIO