Page 978 - Shakespeare - Vol. 3
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O farabutto, furfante! Brutto farabutto d’un Annibale!                   39   Io rispettato con lei,
          prima di sposarla? Se mai sono stato rispettato con lei, o lei con me, Vostra
          Eccellenza  non  mi  consideri  più  il  gendarme  del  povero  Duca.  Provalo,
          furfante d’un Annibale, o ti querelerò per vie di fatto.



              ESCALO
          E se ti desse un bel ceffone, lo potresti querelare anche per calunnia.




              GOMITO
          Caspita,  ringrazio  Vostra  Eccellenza.  Cosa  vuole  Vostra  Eccellenza  che  ne
          faccia di questa brutta canaglia?



              ESCALO
          Invero, gendarme, poiché ha sul capo dei delitti che tu sveleresti se potessi,
          che continui per la sua strada finché non saprai cosa sono.



              GOMITO
          Ah, ringrazio Vostra Eccellenza. − Vedi, brutto farabutto, cosa ti è capitato.

          Adesso devi continuare, furfante, devi continuare.



              ESCALO
          Dove siete nato, amico?



              SCHIUMA
          Qui a Vienna, signore.



              ESCALO
          E valete ottanta sterline l’anno?



              SCHIUMA
          Sì, con vostra licenza, signore.



              ESCALO
          Ah. [A Pompeo] Tu che mestiere fai?



              POMPEO
          Il taverniere, il taverniere di una povera vedova.
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