Page 966 - Shakespeare - Vol. 3
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ISABELLA

                               Perché “infelice”?
               Lo chiedo tanto più che io sono Isabella,
               e sua sorella.



              LUCIO
                               Gentile e bella.

               Vostro fratello affettuosamente vi saluta.
               Per non farla troppo lunga, è in prigione.



              ISABELLA
          Misericordia! Per quale cosa?



              LUCIO
               Per una cosa che, fossi io il giudice,
               riceverebbe grazie al posto della pena:

               ha fatto metter pancia alla sua amica.


              ISABELLA

               Signore, non burlatevi di me.



              LUCIO
                               È vero.
               Anche se è mio peccato abituale
               far la pavoncella      25   con le donne, scherzare

               tenendo la lingua ben lontan dal cuore,
               con tutte le vergini mica lo farei.
               Vi considero cosa santificata che s’inciela            26
               grazie alla rinuncia, spirito immortale

               a cui parlare con sincerità, come a una santa.


              ISABELLA

               Voi bestemmiate il bene, burlandovi di me.



              LUCIO
               Non credeteci. In breve e schiettamente,
               ecco qua: vostro fratello e la sua amica
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