Page 96 - Shakespeare - Vol. 3
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e dal suo comportamento
               dedurremo se è pena d’amore o altro
               che l’affligge.



              REGINA
                               Vi obbedisco.
               E per te, Ofelia, vorrei davvero

               che le tue buone grazie siano la causa felice
               di questo disordine di Amleto. Così potrò sperare
               che le tue virtù lo restituiscano a se stesso

               per l’onore di entrambi.


              OFELIA

                               Anch’io lo spero, signora.
                                                                                           (La Regina esce.)



              POLONIO
               Ofelia, passeggia qui. Vostra Grazia, se volete,
               nascondiamoci. Leggi questo libro.
               L’apparenza della devozione renderà naturale

               la solitudine. Spesso, lo sappiamo benissimo,
               siamo riprovevoli in questo: una faccia
               devota, qualche posa da gabbasanti,

               e il diavolo stesso è inzuccherato.


              RE

               (a parte) Ah, com’è vero!
               Che sferzata queste parole per la mia coscienza.
               La faccia della puttana sotto i suoi impiastri
               rispetto ai colori che l’abbelliscono

               non è più orrida delle mie azioni
               rispetto alle mie parole false.
               Oh quanto mi pesa!



              POLONIO
               Monsignore, eccolo, nascondiamoci.

                                                                                   Escono (il re e Polonio).
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