Page 91 - Shakespeare - Vol. 3
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voi a far bene ospitare gli attori? Non gli manchi nulla mi raccomando, perché
essi sono il sunto, le cronache essenziali del tempo. Meglio per voi un brutto
epitaffio da morto che una loro cattiva segnalazione da vivo.
POLONIO
Monsignore, avranno il trattamento che meritano.
AMLETO
No amico, per l’Ostia Santa, trattali molto meglio! Se tratti ognuno come si
merita chi eviterà la frusta? Trattateli piuttosto come s’addice al vostro onore
e alla vostra dignità: meno essi meritano, e più ne meriterà la larghezza
vostra. Fate loro strada.
POLONIO
Venite, signori.
AMLETO
Amici miei, seguitelo. Domani vi ascolteremo. (Al primo attore) Ascolta,
vecchio mio, puoi farci sentire L’assassinio di Gonzago?
I ATTORE
Sì, monsignore.
AMLETO
Domani sera. E all’occorrenza potresti, non è vero? studiare una tirata di
dodici o sedici versi che butterei giù e inserirei nel testo?
I ATTORE
Certo, monsignore.
AMLETO
Molto bene. (A tutti gli attori) Seguite quel signore e attenti a non sfotterlo.
Escono Polonio e gli attori.
(A Rosencrantz e Guildenstern) Amici, vi lascio fino a stasera. Siate benvenuti
a Elsinore.
ROSENCRANTZ