Page 84 - Shakespeare - Vol. 3
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No, appunto, no.
AMLETO
Come mai? Si sono arrugginiti?
ROSENCRANTZ
No, lavorano sempre con lo stesso impegno. Ma ora c’è, monsignore, una
nidiata di ragazzini, piccoli falchetti che strillano a più non posso e per questo
sono strepitosamente applauditi. Sono loro la moda, adesso, e attaccano con
tanta violenza i teatri comuni − così li chiamano − che molti di quelli che
portano spada han paura delle penne d’oca e non osano più andarci.
AMLETO
Ma sono davvero ragazzini? E chi è che li mantiene? Chi paga le spese?
Faranno il mestiere soltanto finché gli si abbuia la voce? E dopo, se loro stessi
diventano attori comuni − com’è probabile se non hanno altri mezzi − dopo
non diranno che i loro autori gli han fatto torto a farli inveire contro il loro
stesso futuro?
ROSENCRANTZ
A dire il vero c’è stato gran chiasso dalle due parti, e la gente non si fa
scrupolo ad aizzarli alla zuffa. Per un bel pezzo non s’è riusciti a collocare un
copione se il poeta e l’attore non vi venivano alle mani per questa storia.
AMLETO
Ma davvero?
GUILDENSTERN
Oh c’è stata una gran battaglia di cervelli!
AMLETO
E i ragazzini la spuntano?
ROSENCRANTZ
Proprio così monsignore. Anche su Ercole col suo mappamondo.
AMLETO