Page 760 - Shakespeare - Vol. 3
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di voler consegnare questa carta alla sua graziosa mano:
Sono certa che per questo non avrete biasimo,
ma invece vi sarà grato esservi adoperato.
Vi seguirò con la massima rapidità
che le nostre risorse ci consentano.
GENTILUOMO
Lo farò per voi.
ELENA
E voi vedrete quanto saprò esservi grata,
qualunque cosa accada. Dobbiamo rimontare a cavallo.
Su, su, provvedete.
Escono.
Scena II EN
Entrano il Clown e Parolles.
PAROLLES
Buon signor Lavatch, vogliate dare questa lettera a monsignor Lafew.
Signore, mi avete conosciuto prima di oggi, quando avevo dimestichezza con
abiti più freschi; ma adesso, signore, sono infangato del malumore della
Fortuna e maleodorante come il suo malanimo.
CLOWN
Mi sa davvero che il malanimo della Fortuna è ben schifoso se è
maleodorante come dici. D’ora in poi non toccherò più pesce che imbandisca
la Fortuna. Ti prego, non stare controvento.
PAROLLES
Via, non c’è bisogno che vi tappiate il naso, signore: parlavo per metafora.
CLOWN
Già, signore, ma il naso io me lo tappo contro il puzzo della tua o altrui
metafora. Ti prego, spostati un po’.