Page 755 - Shakespeare - Vol. 3
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Francia che qui.
LAFEW
Ma che principe sarebbe?
CLOWN
Il Principe Nero, 21 signore, alias il principe delle tenebre, alias il diavolo.
LAFEW
Prendi, ecco la mia borsa. Non te la do per tentarti a lasciare il padrone di cui
parli − seguita pure a servirlo.
CLOWN
Io vengo dai boschi, signore, e ho sempre amato i bei fuochi che ci si fanno: il
padrone di cui parlo ne tiene sempre acceso uno bello grande. Di certo è il
principe del mondo: ma la sua nobiltà se ne resti pure a corte. Io sono per la
casa con la porta stretta, che per me è troppo piccola per far entrar la
pompa; forse ci riescono quelli che si umiliano, ma la maggior parte son
troppo freddolosi e delicati e preferiscono il sentiero fiorito che conduce alla
grande porta e al grande fuoco. 22
LAFEW
Ma vattene, comincio a stufarmi di te, e te lo dico prima perché non voglio
litigare. Vai, vai. Bada che i cavalli siano ben accuditi, e niente trucchi.
CLOWN
Signore, se mi metto a far dei trucchi, sarebbero trucchi da cavallo spompato,
che è proprio quello che gli tocca per legge di natura.
Esce.
LAFEW
Un lestofante dalla lingua lunga e anche un po’ tapino.
CONTESSA
Così è. Per mio marito, che non c’è più, era un grande spasso; è per lui che è
ancora qui, e lui lo prende come licenza di far l’impertinente; non tiene il
passo, galoppa a destra e a manca.