Page 69 - Shakespeare - Vol. 3
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Scena II        21     EN


               Squillo di trombe. Entrano il Re e la Regina, Rosencrantz e Guildenstern, e
                                                   altri del seguito.



              RE
               Benvenuti, cari Rosencrantz e Guildenstern!

               Moltissimo desideravamo rivedervi
               ma è il bisogno del vostro aiuto che ci ha spinto
               a chiamarvi così in fretta. Avrete sentito
               della metamorfosi di Amleto − la chiamo

               così perché né fuori né dentro
               egli è più quello che era. Che cosa può essere,
               più che la morte del padre, che gli abbia
               fatto smarrire a tal punto la coscienza

               di se stesso, non riesco a immaginarlo. Prego
               voi due che dai primi anni siete stati
               educati con lui e poi così vicini
               a lui e al suo modo di vivere,

               di fermarvi qui un po’ di tempo
               alla nostra corte. La vostra compagnia
               può indurlo a trovar distrazioni,
               e voi potrete capire

               da quanto avrete occasione di spigolare
               se c’è qualcosa a noi sconosciuto che l’affligge
               e che, conosciuto, possa trovare rimedio.



              REGINA
               Miei buoni signori, egli parla molto di voi,
               e certo non esistono al mondo due persone

               alle quali sia più legato. Se vorrete
               mostrarci tanta cortesia e benvolere
               da passare un po’ di tempo con noi

               così che la nostra speranza aumenti e si realizzi,
               la vostra visita avrà gratitudine degna
               della memoria d’un re.



              ROSENCRANTZ
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