Page 67 - Shakespeare - Vol. 3
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Addio! Ebbene, Ofelia, che succede?
OFELIA
O signore, signore, che paura!
POLONIO
Di che, in nome di Dio?
OFELIA
Signore, mentre cucivo nella mia stanza,
il principe Amleto, il farsetto tutto slacciato,
senza cappello, le calze sporche e
senza legacci avvoltolate giù
a ingombrargli le caviglie, pallido
come la sua camicia, i ginocchi
che battevano l’uno con l’altro, e un viso
che faceva pietà a vedersi, che pareva
un uomo appena rilasciato dall’inferno
per dire dei suoi orrori, così
me lo vedo davanti.
POLONIO
Pazzo d’amore per te?
OFELIA
Signore, non lo so,
ma davvero lo temo.
POLONIO
E che ti disse?
OFELIA
Mi prese per un polso e mi stringeva. 20
Poi si scostò di quant’è lungo il braccio
e con l’altra mano sulla fronte, così,
si mette a fissarmi in faccia, che pareva
volesse farmi il ritratto. E non smetteva più.