Page 62 - Shakespeare - Vol. 3
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AMLETO

               E allora dagli il benvenuto, come si fa con gli stranieri.
               Vi sono più cose in cielo e in terra, Orazio,
               di quante non ne sogni la tua filosofia.

               Ma avanti,
               qui, come prima: che mai, così Iddio
               abbia pietà di voi, per quanto io possa
               comportarmi in maniera un po’ strana o bizzarra −
               visto che d’ora in poi forse potrà sembrarmi

               opportuno di fare il matto − allora
               voi, vedendomi, mai, così a braccia conserte
               o scuotendo la testa così, o pronunciando

               frasi dubbie, come «be’ be’ sappiamo»,
               o «potremmo volendo» o «volessimo dire»
               o «ce n’è che potendo» o altre simili
               ambiguità, lascerete capire
               che la sapete lunga su me − giurate questo

               e così nel bisogno più grave vi soccorrano
               la grazia e la pietà.



              FANTASMA
               Giurate!
                                                                                                     (Giurano.)



              AMLETO

               Pace, pace, spirito inquieto. Così, signori,
               mi affido a voi con ogni devozione;
               e ciò che un pover’uomo come Amleto
               può fare per esprimervi il suo affetto
               e la sua amicizia, a Dio piacendo,

               non mancherà. Rientriamo assieme.
               E sempre il dito sulle labbra, prego.
               Il tempo è scardinato. O sorte maledetta

               che proprio io sia nato per rimetterlo in sesto.              19
               Ma avanti, andiamo assieme.
                                                                                                        Escono.
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