Page 59 - Shakespeare - Vol. 3
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Neanch’io signore.
AMLETO
Allora che ne dite, poteva mai immaginarsi... ma
terrete il segreto?
ORAZIO E MARCELLO
Sì, perdio!
AMLETO
Non c’è un furfante in tutta la Danimarca
che non sia un cane bastardo.
ORAZIO
Per dirci questo, monsignore, non c’era bisogno che
un fantasma uscisse dalla tomba.
AMLETO
Giusto, sì. Proprio giusto.
E perciò a farla corta
credo sia meglio una stretta di mano
e via, voi per i fatti vostri e a vostro
piacere, ché a ciascuno infatti capita
d’aver cose da fare e piaceri − e io da parte mia,
povero me, andrò a pregare.
ORAZIO
Queste sono parole assurde e sconnesse, monsignore.
AMLETO
Mi spiace che ti offendano, davvero,
me ne spiace davvero...
ORAZIO
Non c’è offesa, monsignore.
AMLETO