Page 55 - Shakespeare - Vol. 3
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AMLETO

                               Oh Dio!



              FANTASMA
               Vendica il suo assassinio orribile, mostruoso.



              AMLETO
               Assassinio!



              FANTASMA
               Assassinio orribile com’è sempre, ma questo
               ributtante, inaudito, mostruoso.



              AMLETO

               Presto, dimmelo, che io possa con ali veloci
               come il pensiero o i sogni d’amore
               correre a vendicarmi.



              FANTASMA
                               Sei pronto, vedo.
               E davvero saresti più ottuso dell’erba grassa

               e pigra che s’abbarbica all’imbarco del Lete
               se non fossi spinto ad agire questa volta. Sentimi
               ora, Amleto. Han detto che mentre dormivo nel giardino
               mi morse un serpe − così l’orecchio di tutti

               è ingannato vilmente da una falsa storia
               della mia morte − ma sappi, nobile giovane,
               il serpente che morse la vita di tuo padre
               ne porta la corona.



              AMLETO
               O anima presaga! Mio zio!



              FANTASMA

               Sì, quella bestia incestuosa e adultera
               con scaltrezza di mago, doni di traditore −
               oh scaltrezza maligna e doni che hanno tanta forza
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