Page 52 - Shakespeare - Vol. 3
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Mi fa cenno di andare. Lo seguirò.



              ORAZIO
               Signore, e se vi attira verso i gorghi
               o in cima a quella roccia spaventosa
               che dalla base si sporge sul mare
               e lì si cambia in qualche cosa orribile

               che vi toglie il controllo della ragione
               e vi trascina alla pazzia? Pensateci.
               Il posto stesso suscita impulsi disperati

               senz’altra causa, in mente a chi s’affaccia
               così alto su quelle ondate, e ne sente
               il ruggito lì sotto.



              AMLETO
                               Mi fa segno di nuovo.
               Vai, ti seguo.



              MARCELLO
               Non andate, monsignore.




              AMLETO
               Lasciatemi.



              ORAZIO
                               Dateci retta
               non dovete andarci.



              AMLETO
                               Il destino mi chiama        17
               e fa ogni misera fibra di questo corpo

               forte come i muscoli del leone di Nemea.
               Ancora un segno. Via le mani, signori.
               Perdio, farò un fantasma
               di chi mi trattiene. Via, dico. Va’ avanti,

               ti seguo.
                                                                            Escono il fantasma e Amleto.
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