Page 54 - Shakespeare - Vol. 3
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al fuoco sulfureo e al tormento.



              AMLETO
               Ahimè povera anima.



              FANTASMA
               Non mi compiangere. Stai bene attento
               a ciò che ti dirò.



              AMLETO
                               Parla, devo ascoltarti.



              FANTASMA
               E devi anche vendicarmi

               quando avrai ascoltato.



              AMLETO
                               Che cosa?



              FANTASMA
               Io sono lo spirito di tuo padre         18
               condannato di notte a vagare
               per un dato tempo, e di giorno

               a digiunare nel fuoco
               finché i sozzi delitti compiuti sulla terra
               siano arsi e consumati. Se non mi fosse proibito
               raccontare i segreti del mio carcere

               potrei rivelarti una storia la cui parola più leggera
               ti strazierebbe l’anima, gelerebbe il tuo giovane sangue,
               farebbe schizzare i tuoi occhi come stelle dalle orbite,
               scompiglierebbe quelle tue trecce e quei tuoi riccioli, farebbe

               rizzarsi uno per uno i tuoi capelli come gli aghi di un istrice irritato.
               Ma questo emblema eterno non è fatto per orecchie
               di carne e sangue. Ascoltami, ascoltami,
               oh ascoltami! Se davvero

               hai amato tuo padre...
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