Page 47 - Shakespeare - Vol. 3
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ti ha concesso il suo tempo, e pure tu
               gli hai dato udienza larga e generosa.
               Se è così − come mi si fa capire
               per mettermi in guardia − devo dirti

               che ancora non hai idee chiare su ciò
               che conviene a mia figlia e al tuo onore.
               Cosa c’è tra voi? La verità! Sentiamo.



              OFELIA
               Signore, ultimamente m’ha fatto assai profferte

               del suo affetto per me.


              POLONIO

               Affetto? Bah! Parli come una ragazzetta
               inesperta di simili frangenti.
               Me le chiama profferte. E tu ci credi?



              OFELIA
               Signore mio, non so cosa pensarne.



              POLONIO
               Per la Madonna, te l’insegno. Pensati

               una bimbetta, dacché prendi quelle
               profferte false per oro colato.
               Piuttosto cerca di non profferirti
               a un prezzo troppo basso, se no − per non sfiatare

               questa povera frase in un galoppo
               troppo sfrenato − ti profferirai
               come una sciocca.



              OFELIA
               Signore, egli mi ha sollecitata
               col suo amore in modo onorevole.




              POLONIO
               Sì, dici pure: moda. Andiamo, andiamo.
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