Page 500 - Shakespeare - Vol. 3
P. 500

VIOLA

          Con colui che amo più dei miei occhi, più della vita stessa, più, mille volte di
          più, di quanto potrei amare una sposa. E se mentissi, e voi potenze celesti
          siatemi testimoni, punite con la morte l’oltraggio fatto all’amore.



              OLIVIA
          Ahimè, uomo abominevole! Sono stata tradita!



              VIOLA

          Ma chi vi tradisce? Chi ha osato farvi torto?


              OLIVIA

          Te lo sei già dimenticato? Così presto? Chiamate il santo sacerdote.
                                                                                             (Esce un servo.)



              DUCA
          Suvvia!



              OLIVIA
          Dove vai, mio signore? Cesario, marito mio, resta.



              DUCA
          Marito?



              OLIVIA
          Sì, mio marito. Lo neghi, se può.



              DUCA
          Sei dunque suo marito?



              VIOLA

          Ah, no, signore.


              OLIVIA

          Ahimè,  solo  la  tua  natura  vile  t’induce  a  negare  il  tuo  stato.  Non  temere,
          Cesario, ma piuttosto accetta il dono della sorte, sii quello che sai di essere e
          allora sarai pari a quel che temi.
   495   496   497   498   499   500   501   502   503   504   505