Page 505 - Shakespeare - Vol. 3
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Oh,  quel  ricordo  m’è  rimasto  impresso  nell’anima!  Egli  uscì  dalla  scena
          mortale il giorno in cui mia sorella compì tredici anni.



              VIOLA
          Anche  se  niente,  a  eccezione  di  quest’abito  maschile  che  ho  usurpato,
          impedisce  la  nostra  felicità,  non  abbracciarmi,  almeno  fino  a  quando  i
          particolari di luogo, di tempo e di fortuna non concordino a dimostrare che io

          sono proprio Viola. Ma per confermartelo ti accompagnerò da un capitano di
          questa  città  dove  ho  lasciato  i  miei  abiti  femminili.  Devo  a  lui  se  mi  sono
          salvata  e  se  sono  al  servizio  di  questo  nobile  duca.  Da  allora  la  sorte  ha

          voluto  che  la  mia  vita  abbia  avuto  come  testimoni  questa  dama  e  questo
          signore.



              SEBASTIAN
          (A Olivia) Ne consegue che sei rimasta vittima di un equivoco: ma la natura
          ha dovuto seguire il suo corso. Avresti voluto fidanzarti con una vergine e, lo
          giuro, ti sei sbagliata perché sei promessa, contemporaneamente, a un uomo

          e a una vergine.



              DUCA
          Non restate lì impietrita, perché il suo sangue è nobile. E se la situazione è
          questa,  poiché  l’inganno  prospettico  sembra  corrispondere  al  vero,  anch’io
          avrò la mia parte in questo felicissimo naufragio. (A Viola) Ragazzo, mi hai

          ripetuto mille volte che non avresti mai amato una donna quanto me.


              VIOLA

          Quello che ho detto sono pronta a giurarlo ancora una volta. E rimarrò fedele
          a tutti quei giuramenti con la stessa certezza con cui il sole separa la notte
          dal giorno.



              DUCA
          Dammi la mano e lascia che io ti veda nelle tue vesti femminili.



              VIOLA
          Il capitano che mi condusse a terra ha i miei abiti muliebri. Ma adesso lui è in

          prigione in seguito a una querela di Malvolio, un gentiluomo del seguito di
          madama.
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