Page 498 - Shakespeare - Vol. 3
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Com’è possibile?
DUCA
Quand’è arrivato in città costui?
ANTONIO
Oggi, monsignore, ma per tre mesi, giorno e notte, senza mai separarci
neppure per un momento, siamo stati insieme.
Entra Olivia col suo seguito.
DUCA
Ecco la contessa. Il cielo è sceso sulla terra! Quanto a te, amico, le tue parole
sono semplicemente folli. Sono tre mesi ormai 62 che questo giovane è al mio
servizio. Ma ne riparleremo tra poco. Portatelo via.
(Escono le guardie con Antonio.)
OLIVIA
Cosa desidera, monsignore, a parte quel che Olivia non è in grado d’offrirgli?
Sono pronto a servirvi. Cesario, hai mancato alla promessa.
VIOLA
Signora!
(Parlano all’unisono.)
DUCA
Dolce Olivia!
OLIVIA
Che dici, Cesario? Mio buon signore...
VIOLA
Il mio signore desidera parlarvi. Il dovere m’impone il silenzio.
OLIVIA
Se avete intenzione d’attaccare il solito ritornello, monsignore, sappiate che
alle mie orecchie risulta sgradevole come un latrar di cane dopo una bella