Page 488 - Shakespeare - Vol. 3
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BUFFONE

          Ah, imbroglione d’un Satana! Se ti parlo in termini moderati è solo perché
          sono un uomo dabbene che tratta gentilmente perfino il diavolo. Dici che quel
          locale è buio?



              MALVOLIO
          Come l’inferno, monsignor Topas.



              BUFFONE

          Ma  come?  Io  vedo  solo  bovindi  trasparenti  come  barricate  e  finestroni  che
          guardano  a  mezzogiorno  luminosi  come  l’ebano.  E  avresti  il  coraggio  di
          lamentarti che manca la luce?



              MALVOLIO
          Non sono pazzo, monsignor Topas. Lo ripeto: questo locale è buio.



              BUFFONE
          Pazzo tu sei, nell’errore. Non c’è altro buio che non sia il frutto dell’ignoranza,
          e in questo tu procedi a tentoni, come gli egiziani nella nebbia.



              MALVOLIO

          Riaffermo  che  questa  casa  è  buia  quanto  l’ignoranza,  anche  se  l’ignoranza
          fosse tenebrosa come l’inferno. E dico anche che non c’è stato al mondo un
          uomo  trattato  peggio  di  me.  Quanto  alla  follia,  non  sono  più  folle  di  voi.
          Mettetemi  alla  prova  ponendomi  qualche  domanda  che  presupponga  una

          risposta sensata.



              BUFFONE
          Come la pensava Pitagora           57  sulla cacciagione?



              MALVOLIO
          Che l’anima di mia nonna potrebbe trovarsi in un uccello.



              BUFFONE
          Ma tu che ne pensi?



              MALVOLIO
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