Page 468 - Shakespeare - Vol. 3
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Sarò subito da lui! (Esce il servo.) Maria, fa’ in modo che qualcuno si occupi
del nostro amico. Dove s’è cacciato mio zio Toby? Incarica qualcuno di
prendersi cura di lui. Sono disposta a dar metà della mia dote purché non gli
succeda niente di male.
(Escono Olivia e Maria in direzioni opposte.)
MALVOLIO
Oh, oh! Ma allora cominciamo a intenderci! Nientemeno che Sir Toby per
prendersi cura di me! Tutto coincide con la lettera: me lo ha messo alle
costole di proposito, perché io possa esser severo con lui, proprio com’era
scritto nella lettera. «Spogliati della tua veste umile» diceva, «affronta a
muso duro un congiunto, sii severo con la servitù, blatera su problemi d’alta
politica, cerca di distinguerti dalla massa». E, di conseguenza, mi suggerisce
come comportarmi: espressione grave, portamento solenne, parole
pronunciate con studiata lentezza, come si conviene a un signore distinto,
ecc. ecc. Ce l’ho in pugno, anche se per merito di Giove. Sia resa grazia a
Giove! Che dire della frase che ha pronunciato prima di andarsene: «Fa’ in
modo che qualcuno si occupi del nostro amico»? Amico! Non Malvolio, non mi
ha indicato col mio rango, ma amico! Bene, tutto torna. Non c’è ombra di
dubbio, né ombra di ombra, nessun ostacolo, nessuna circostanza che dia
adito a incertezze − che dire? − ormai niente può frapporsi tra me e la
realizzazione dei miei desideri. Bene! È stato Giove, non il sottoscritto, a
render possibile tutto ciò. Sia resa grazia a Giove!
Entrano Sir Toby, Fabian e Maria.
SIR TOBY
In nome di tutti i santi, dove s’è cacciato? Se anche fosse un concentrato di
tutti i diavoli dell’inferno, se anche Lucifero in persona si fosse impadronito di
lui, gli parlerò comunque.
FABIAN
Eccolo, eccolo! Come andiamo, signore? Come vi sentite, amico?
MALVOLIO
Andatevene, vi congedo. Lasciatemi solo. Andatevene.
MARIA