Page 440 - Shakespeare - Vol. 3
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VIOLA
Sì, ma io so...
DUCA
Cosa?
VIOLA
... fin troppo bene quanto possa esser grande l’amore di una donna per un
uomo. A ben vedere le donne sanno esser schiette almeno quanto gli uomini.
Mio padre aveva una figlia che amava un uomo con la stessa passione con
cui, se fossi donna, potrei innamorarmi di vostra grazia.
DUCA
Raccontami la sua storia.
VIOLA
È una storia fatta di nulla, monsignore. Quella donna non rivelò mai il suo
amore ma lasciò che il suo segreto, come un verme in un bocciolo, si nutrisse
delle sue rosee gote. Si consumava nel pensiero e, illividita dalla malinconia,
se ne stava come la statua della Pazienza su un sepolcro, sorridendo al suo
stesso dolore. Come si può negare che fosse amore, amore vero? Noi uomini
ci perdiamo dietro alle parole, magari giuriamo e spergiuriamo, ma in realtà
le nostre manifestazioni esteriori superano di gran lunga i nostri sentimenti.
Siamo pieni d’amore, a parole, ma in realtà amiamo ben poco.
DUCA
Quella tua sorella è forse morta d’amore, ragazzo?
VIOLA
Io sono tutta la famiglia di mio padre, tutte le sue figlie ma anche tutti i suoi
figli: tuttavia non saprei come rispondervi. Insomma devo andare da quella
signora?
DUCA
Già, questo è il punto. Corri da lei e consegnale questo monile. Dille che
l’amore non mi dà tregua e che non tollera dinieghi.
Escono.