Page 444 - Shakespeare - Vol. 3
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Ceppi e manette!



              FABIAN
          Silenzio! Ci siamo!



              MALVOLIO
          Sette  dei  miei  servi,  in  un  impeto  d’obbedienza,  corrono  a  cercarlo.
          Nell’attesa  prendo  un’aria  accigliata,  di  tanto  in  tanto  carico  l’orologio,  o
          giocherello (Toccandosi il cordone) con qualche ricco gioiello. Toby arriva e

          mi s’inchina davanti.



              SIR TOBY
          Com’è possibile che un simile gaglioffo abbia diritto a vivere?



              FABIAN
          Zitti, mi raccomando, anche se dovessero torturarci. Silenzio!



              MALVOLIO
          Gli porgo la mano, così, spegnendo il mio sorriso naturale sotto uno sguardo
          severo, autoritario...



              SIR TOBY
          E Sir Toby non t’affibbia un bel cazzotto sul muso?



              MALVOLIO

          ... e dico: «Cugino Toby, poiché il destino ha voluto che vostra nipote fosse
          mia, concedetemi la facoltà di parlare...».



              SIR TOBY
          Cosa? Cosa?



              MALVOLIO
          «... È bene che smettiate di cedere all’ebrezza alcolica».



              SIR TOBY
          Pussa via, cane rognoso!
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