Page 438 - Shakespeare - Vol. 3
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Sì, canta pure.
Musica.
BUFFONE
(Canta)
Vieni, deh vieni, o morte,
E sia la bara il miele
Che spegne l’alito di una triste sorte.
Morto son io per mano di una donna di fiele.
Sul bianco sudario fronde di tasso
Spargete.
Mai ci fu amante sceso dabbasso
Più di me fedele.
Neppure un fiore, neanche un fiore profumato
Spargete sulla mia nera fossa.
Neppure un amico, neanche un amico sfortunato
Venga a salutar le mie povere ossa.
Risparmiate mille e mille sospiri
Deponetemi in un luogo sì nascosto
Che nessun amante infelice ne ritrovi il posto
E lì versare lacrime e deliri.
DUCA
Prendi, per il disturbo.
(Dando alcune monete al Buffone.)
BUFFONE
Nessun disturbo, monsignore, dato che mi piace cantare.
DUCA
Quand’è così, pagherò il tuo piacere.
BUFFONE
D’accordo, anche perché il piacere si paga sempre, una volta o l’altra.
DUCA
E adesso, ti prego di scusarmi.