Page 437 - Shakespeare - Vol. 3
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DUCA
Allora non è degna di te. Quanti anni ha?
VIOLA
Più o meno i vostri, signore.
DUCA
Troppi, in nome del cielo! Che la donna scelga sempre un uomo più in là negli
anni! Che sia lei ad adattarsi per conservare intatto il suo fascino sul marito.
Perché, ragazzo, malgrado tutte le nostre vanterie, le fantasie degli uomini
sono più instabili, fluide, incostanti e vaghe, prima consumate e spente,
rispetto a quelle muliebri.
VIOLA
Lo credo anch’io, monsignore.
DUCA
Quand’è così, innamorati di una donna più giovane di te, altrimenti il tuo
affetto scemerà in fretta. Le donne sono simili alle rose che, non appena
sbocciate, cominciano subito a sfiorire.
VIOLA
Proprio così, purtroppo. Morire non appena giungono a fioritura!
Entrano Curio e il Buffone.
DUCA
Avvicinati, amico, e cantaci la canzone della notte scorsa. E tu, Cesario,
ascoltala bene: è un vecchio motivetto, molto semplice. Lo cantano filatrici e
cucitrici, sotto il sole, e le ragazze spensierate che tessono il filo con la spola.
È semplice nella sua verità e scherza sull’innocenza dell’amore, come
accadeva al bel tempo che fu.
BUFFONE
Siete pronto, signore?
DUCA