Page 187 - Shakespeare - Vol. 3
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spulate. Ma prova a soffiarci sopra, le bolle si sgonfiano.
Entra un gentiluomo.
GENTILUOMO
Monsignore, sua maestà v’aveva mandato i suoi complimenti col giovane
Osric, il quale è tornato a riferirgli che lo aspettate qui in sala. Mi manda a
chiedervi se è ancora vostro piacere battervi subito con Laerte o se volete più
tempo.
AMLETO
Sono fermo nei miei propositi, a disposizione del re. Se lui è pronto lo sono
anch’io. Ora o quando che sia, purché mi senta in forze come ora.
GENTILUOMO
Il re, la regina e tutti stanno scendendo.
AMLETO
In buon punto.
GENTILUOMO
La regina vi chiede di mostrarvi gentile con Laerte prima d’incominciare.
AMLETO
È un buon avvertimento.
(Il gentiluomo esce.)
ORAZIO
Perderete, monsignore.
AMLETO
Non credo. Da quando lui è in Francia mi sono esercitato di continuo. Vincerò
col vantaggio che mi dà. Tu non puoi immaginare che peso abbia qui
tutt’attorno al cuore. 60 Ma non importa.
ORAZIO
Come no, monsignore!