Page 182 - Shakespeare - Vol. 3
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vedo il ritratto della sua.
               Cercherò di rifarmelo amico. Certo
               l’ostentazione del suo dolore
               m’aveva imbestialito.



              ORAZIO
                               Zitti ora, chi arriva?



                                               Entra il cortigiano Osric.      59



              OSRIC
          Bentornato qui a Vossignoria!



              AMLETO
          Grazie umilmente, signore. − Conosci questa libellula?



              ORAZIO
          No monsignore.



              AMLETO
          Ci guadagni in stato di grazia, perché conoscerlo è un vizio. Costui ha molta
          terra,  e  fertile.  Basta  che  una  bestia  sia  padrona  di  bestie  e  avrà  la

          mangiatoia alla tavola del re. È un cafone ma, come dico, possiede fango in
          quantità.



              OSRIC
          Squisito  signore,  se  vostra  signoria  ne  avesse  l’agio,  dovrei  trasmetterle
          qualcosa da parte di sua maestà.



              AMLETO
          Signore, l’accoglierò con ogni tensione del mio spirito. Ma il vostro cappello

          all’uso giusto: è per la testa.



              OSRIC
          Ringrazio vossignoria, fa molto caldo.



              AMLETO
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