Page 175 - Shakespeare - Vol. 3
P. 175
PRETE
Per queste esequie abbiamo largheggiato
fino al lecito. La sua morte lascia dei dubbi.
E se non fosse che l’ordine dei grandi
prevale sulle regole, ella sarebbe posta
in terra non consacrata, fino all’ultima tromba.
Invece di pregare per lei, avremmo dovuto gettarle
addosso dei sassi, dei ciottoli, dei cocci.
Mentre qui le è concessa la corona di vergine,
il rito dei fiori, l’accompagnamento con le campane,
e una degna sepoltura.
LAERTE
Allora non può farsi nient’altro?
PRETE
No, nient’altro.
Sarebbe profanare l’ufficio dei defunti
se le cantassimo il requiem solenne e le preci
come per chi parte in pace.
LAERTE
Mettetela nella terra,
e dalla sua carne bella e incontaminata
spuntino viole. Ti dico, prete da trivio,
mia sorella sarà un angelo officiante
quando tu ululerai all’inferno.
AMLETO
Come, la bella Ofelia?
REGINA
(Sparge fiori) Fiori su questo fiore. Addio.
Ti avevo immaginata la moglie del mio Amleto.
Li vedevo, i miei fiori, sul tuo letto di sposa,
cara, non su una fossa.
LAERTE