Page 1690 - Shakespeare - Vol. 3
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Io voglio pregare e poi dormire.
(Il Matto va dentro.)
Poveri nudi sventurati, ovunque
voi siate che patite i colpi di questa
tempesta spietata, in che modo le vostre
teste senza casa e i vostri fianchi scarni,
i vostri stracci pieni di buchi e di finestre
potranno difendervi da tempi come questi?
Ah, me ne sono curato troppo poco!
Prendi la medicina, fasto regale!
Esponiti a sentire ciò che sentono i poveri,
per poterti scuotere di dosso il superfluo
e darlo a loro, rivelando Cieli più giusti.
EDGAR
(dall’interno) Una tesa e mezza! Una tesa e mezza! 51
Povero Tom!
(Il Matto esce correndo dalla capanna.)
MATTO
Non entrare qua dentro, Zietto, c’è uno spirito.
Aiutatemi, aiutatemi!
KENT
Dammi la mano. Chi è là?
MATTO
Uno spirito, uno spirito! Dice di chiamarsi povero Tom.
KENT
Chi sei tu che grugnisci nella paglia? Vieni fuori!
Entra Edgar travestito da pazzo.
EDGAR
Via! Il turpe demonio mi insegue! Sul biancospino spinoso soffiano i venti!
Uhm, va’ nel tuo letto a riscaldarti.