Page 1688 - Shakespeare - Vol. 3
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Taci. Non dire nulla. C’è discordia tra i Duchi; e anche di peggio. Stanotte ho
ricevuto una lettera: parlarne è pericoloso; ho chiuso la lettera nel mio
scrittoio. Queste offese che il Re riceve ora saranno vendicate a fondo. Parte
di un esercito è già sbarcata. Dobbiamo prendere le difese del Re. Lo
cercherò e aiuterò segretamente. Tu va’ a conversare col Duca in modo che
non s’accorga delle mie mosse. Se chiede di me, sto male e sono andato a
letto. Anche se io debbo morirne, perché di questo mi si minaccia, il mio
vecchio signore, il Re, dev’essere aiutato. Si preparano strane cose, Edmund.
Ti prego, sii prudente.
(Esce.)
EDMUND
Di questo soccorso, a te proibito,
sarà all’istante informato il Duca,
e così della lettera. Sembra un atto meritorio
che deve portare a me quel che mio padre
perde: nulla di meno che tutto.
Quando cade il vecchio, il più giovane sale.
(Esce.)
Scena IV EN
(Brughiera. Davanti a una capanna.)
Entrano Lear, Kent e il Matto.
KENT
Ecco il posto, mio signore; mio buon signore, entrate.
La tirannia della notte all’aperto è feroce
e la natura non la sopporta.
(Continua il temporale.)
LEAR
Lasciami stare.
KENT
Mio buon signore, entrate qui.