Page 1693 - Shakespeare - Vol. 3
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pecora, profumo al gatto. Ah! tre di noi sono sofisticati. Tu sei la cosa in sé.
          L’uomo non adulterato non è più di un povero, nudo, forcuto animale come
          te. Via, via, cose prese a prestito! Vieni, sbottona qui!
                                                                       (Strappandosi i vestiti di dosso.)



              MATTO
          Ti prego, Zietto, sta’ calmo: è una brutta notte per nuotarci dentro. Ora un

          fuocherello  in  un  campo  incolto  sarebbe  come  il  cuore  di  un  vecchio
          puttaniere: una piccola scintilla, tutto il resto del corpo gelato. Guarda, arriva
          un fuoco che cammina.


                                           Entra Gloucester con una torcia.



              EDGAR
          Questo è il turpe demonio Flibbertigibbet.                53  Comincia al coprifuoco e va in

          giro fino al primo canto del gallo. Fa venire la cataratta, gli occhi strabici e il
          labbro leporino. Dà il mal della ruggine al grano che matura e tormenta la
          povera creatura della terra.

                               Tre volte San Vitoldo la terra percorse,
                               la diavolessa incontrò e le sue nove compagne,
                               scendere la fece e la sua fede abiurare,
                               vattene, strega, vattene, va’ via!



              KENT
          Come sta Vostra Grazia?



              LEAR
          Chi è quello?




              KENT
          Chi è là? Che cercate?



              GLOUCESTER
          Chi siete voi? I vostri nomi!



              EDGAR
          Il  povero  Tom,  che  mangia  la  ranocchia  che  nuota,  il  rospo,  il  girino,  la
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