Page 1672 - Shakespeare - Vol. 3
P. 1672

(Si inginocchia.)
               di concedermi vestiario, letto e cibo.”



              REGAN
               Basta, buon signore. Queste
               sono bizze indecorose. Tornate da mia sorella.



              LEAR
               (alzandosi) Mai, Regan. Lei mi ha privato

               di metà del mio seguito, mi ha guardato
               con odio, mi ha colpito con la lingua,
               come un serpente, proprio al cuore.
               Tutte le vendette che il Cielo ha in serbo

               cadano sulla sua testa ingrata! Voi,
               arie infette, deformate in lei
               le ossa non nate!



              CORNOVAGLIA
               Vergogna, signore, vergogna!



              LEAR
               Voi, fulmini veloci, scagliate

               le vostre fiamme accecanti sui suoi occhi sprezzanti!
               Voi nebbie che il sole potente
               succhia dalle paludi, infettate la sua bellezza
               perché decada e si copra di piaghe.



              REGAN

               O Dei benedetti!
               Questo augurerete a me quando sarete in collera!



              LEAR
               No, Regan, tu non avrai mai
               la mia maledizione. La tua natura mite
               non ti consegnerà all’asprezza. I suoi occhi

               sono feroci ma i tuoi confortano
               e non bruciano. Non è da te
   1667   1668   1669   1670   1671   1672   1673   1674   1675   1676   1677