Page 1618 - Shakespeare - Vol. 3
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GONERIL
Preoccupati di accontentare il tuo signore
che ti ha preso come un’elemosina della Fortuna.
Hai scarseggiato di obbedienza e ti meriti
la miseria che hai voluto.
CORDELIA
Il tempo rivelerà ciò che l’astuzia
nasconde nelle sue pieghe; chi copre le colpe
alla fine deride e svergogna. Possiate prosperare!
FRANCIA
Venite, mia bella Cordelia.
(Escono Francia e Cordelia.)
GONERIL
Sorella, non è poco ciò che ho da dire su quel che ci riguarda entrambe tanto
da vicino. Credo che nostro padre se ne andrà da qui, stasera.
REGAN
Certo, e con te; il mese prossimo starà da noi.
GONERIL
Vedi com’è capricciosa la sua vecchiaia. Ne abbiamo avuto prova non piccola.
Ha sempre amato nostra sorella più di tutte; e con che scarso giudizio l’abbia
ora ripudiata è fin troppo evidente.
REGAN
È la malattia della sua età. Comunque ha sempre conosciuto poco se stesso.
GONERIL
Anche quand’era al suo meglio, è stato sempre impulsivo. Dalla sua vecchiaia
dobbiamo allora aspettarci non solo i difetti radicati nella sua natura ma
anche quella capricciosità incontrollabile che gli anni infermi e collerici
portano con sé.
REGAN