Page 1617 - Shakespeare - Vol. 3
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che è stato gettato via. O Dei, Dei!
               È strano che dal loro più freddo rifiuto
               il mio amore s’infiammi a devozione ardente.
               O Re, la figlia tua gettata senza dote

               al mio destino, è ora Regina
               di noi, dei nostri, e della bella Francia.
               Tutti i duchi dell’acquosa Borgogna
               non potranno ricomprare da me questa fanciulla

               disprezzata e preziosa. Salutali, Cordelia,
               pur se sono scortesi. Perdente qui,
               tu vai in un altrove migliore.        11



              LEAR
               Prendila, Francia; sia tua perché noi
               non abbiamo una simile figlia né mai

               rivedremo il suo viso. Va’, dunque,
               senza la nostra grazia, il nostro amore,
               la nostra benedizione! Venite, nobile Borgogna!

                    (Trombe.) Escono Lear, Borgogna, Cornovaglia, Albany, Gloucester e il
                                                                                                        seguito.



              FRANCIA
               Congedatevi dalle vostre sorelle.



              CORDELIA
               Gioielli di nostro padre, con occhi
               lavati Cordelia vi lascia. Io so
               che cosa siete e, da sorella,

               mi ripugna chiamare col loro nome
               le vostre colpe. Amate vostro padre!
               Lo affido ai cuori che gli avete promesso.

               Ma ahimè, se io fossi nelle sue grazie,
               vorrei che avesse un posto migliore.
               Addio ad entrambe, allora.



              REGAN
               Non prescriverci il nostro dovere.
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