Page 148 - Shakespeare - Vol. 3
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OFELIA

          Spero tutto andrà bene. Pazienza ci vuole. Ma non riesco a non piangere se
          penso che l’han messo nella terra fredda. Mio fratello lo saprà! E così grazie
          per il buon consiglio. Oh, la mia carrozza! Buonanotte, signore, buonanotte.

          Dolci signore buonanotte, buonanotte.
                                                                                                           Esce.



              RE
          Seguitela da vicino. Non perdetela d’occhio, ve ne prego.
                                                                                                (Esce Orazio.)
               Ah è il dolore che l’avvelena. Viene

               tutto dal padre morto. E ora guardala...
               O Gertrude, Gertrude,
               i dispiaceri non vengono come esploratori isolati
               ma a battaglioni. Prima, l’assassinio di suo padre,

               poi la partenza di tuo figlio, artefice forsennato
               del suo giusto esilio; il popolo in fermento,
               cupo e maligno nei pensieri e nelle voci
               per il buon Polonio; e noi maldestri a interrarlo

               così in fretta in segreto; la povera Ofelia
               che smarrisce se stessa e il suo bel senno
               senza cui siamo meri simulacri e bestie;
               e come ultimo guaio che li assomma tutti

               ora il fratello torna in segreto di Francia,
               rùmina questo disastro, si tiene fra le nuvole,
               e non mancano mosconi a infettargli le orecchie
               con storie velenose sulla morte del padre

               che per forza, mancando di sostanza,
               non trovano ritegno ad accusare noi
               in persona, con questo e quello. O mia cara Gertrude,
               è una mitraglia, questa, che m’investe

               e mi dà mille morti.
                                                                                       (Rumore all’interno.)
                               Oh, dove sono
               i miei svizzeri? Sbàrrino la porta!



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