Page 147 - Shakespeare - Vol. 3
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OFELIA

          Bene, Dio ve ne renda merito. Dicono che l’allocco era figlia di un fornaio.
          Signore Iddio, sappiamo ciò che siamo non ciò che saremo. Iddio siaal vostro
          desco!



              RE
          Fantastica su suo padre.



              OFELIA

          Vi  prego  non  parliamone  più,  ma  quando  vi  chiedono  che  vuol  dire,
          rispondete così.
               (canta)
                               Domani è San Valentino,
                                                    su tutti di buon mattino,

                               io picchio alla tua finestra
                                                    per esser la tua Valentina.
                               E lui si levò si vestì

                                                    e il suo usciolo le aprì,
                               entrò ragazza e mai più ragazza
                                                    da quell’usciolo sortì.



              RE
          Mia graziosa Ofelia...



              OFELIA
          Bene, senza brutte parole, finisco subito.
                               Per Ges e santa Càrita

                                                    ahinoi quale disdoro,
                               i ragazzi lo fan se cápita −
                                                    pen di Dio, è colpa loro.

                               Lei dice, prima di sbattermi,
                                                    mi sposavi, hai promesso.
          E lui risponde,
                               E l’avrei fatto, giùrolo,
                                                    se non venivi a letto.



              RE

          Da quanto tempo è in questo stato?
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