Page 141 - Shakespeare - Vol. 3
P. 141

non perdete tempo − lo voglio via da qui
               stanotte. Andate, quanto riguarda questa storia
               è sigillato e pronto. Fate presto!
                                                                                 Escono tutti tranne il Re.

               E tu, re inglese, se tieni alla mia amicizia −
               te lo consiglia la mia grande potenza,
               perché ancora è fresca e rossa la cicatrice
               della spada danese, e anche se libero paghi

               un tributo di paura − tu non puoi trascurare
               il mandato regale che t’impone
               con istruzioni adeguate la morte
               immediata di Amleto. Uccidilo, re inglese.

               Egli m’infuria nel sangue come il mal sottile
               e tu devi curarmi. Finché ciò non sia stato
               non avrò mai una gioia, anche se fortunato.
                                                                                                           Esce.




                                                  Scena IV        49     EN


                      Entrano Fortebraccio e il suo esercito (che marcia) sulla scena.



              FORTEBRACCIO
               Capitano, porta i miei saluti
               al re danese. Digli che chiedo,

               col suo beneplacito, una scorta
               per attraversare il suo regno
               secondo l’accordo. Tu sai dove raggiungerci.
               Se sua maestà vuole parlarci,

               gli renderemo omaggio di persona.
               Diglielo.



              CAPITANO
               Lo farò, signore.



              FORTEBRACCIO
               Avanti, adagio.
                                                                       Escono tutti (tranne il Capitano).
   136   137   138   139   140   141   142   143   144   145   146