Page 136 - Shakespeare - Vol. 3
P. 136
e ciò che è fatto purtroppo.
(Così la calunnia invidiosa)
che porta sussurrando la sua carica di veleno,
dritta come un cannone alla sua mira
dappertutto nel mondo, forse potrà mancare
il nostro nome, e colpire
l’aria impassibile. Vieni,
la mia anima è piena di dubbio e smarrimento.
Escono.
Scena II EN
Entra Amleto.
AMLETO
Ora è al sicuro.
(Chiamano da dentro.)
Oh, chi strepita? Chi chiama Amleto? Ah, eccoli che arrivano.
Entrano Rosencrantz, Guildenstern e altri.
ROSENCRANTZ
Monsignore, che ne avete fatto del morto?
AMLETO
L’ho ricongiunto alla polvere sua congiunta.
ROSENCRANTZ
Diteci dov’è, che lo togliamo di lì e lo portiamo nella cappella.
AMLETO
Non vi fate illusioni.
ROSENCRANTZ
Che illusioni, monsignore?
AMLETO