Page 1324 - Shakespeare - Vol. 3
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Che senso     159  avevo io delle sue ore
               furtive di lussuria? Non vedevo,
               non pensavo, non m’affliggevo.
               La notte dopo dormivo tranquillo,

               ero allegro e spensierato; non trovavo
               i baci di Cassio sulle sue labbra.
               Chi è derubato e non s’accorge del furto
               senza saperlo è come se non fosse derubato.



              IAGO

               Mi dispiace sentir questo.


              OTELLO

               Sarei stato felice se tutto l’esercito,
               zappatori compresi,        160  avesse goduto
               del suo dolce corpo − pur di non saperlo.
               Ora addio per sempre all’animo tranquillo!

               Addio felicità! Addio schiere piumate
               di guerrieri, addio guerre gloriose
               che rendono virtuosa l’ambizione;
               addio nitrire di destrieri, squilli

               di trombe, tamburi e pifferi
               che incitano e scuotono l’orecchio,
               stendardi reali, orgoglio e pompa,
               parate e cerimonie di battaglia!

               E addio a voi, ordigni di morte,
               che imitate a gole spalancate
               il frastuono dell’immortale Giove.
               L’occupazione di Otello è finita!



              IAGO

               Com’è possibile, mio signore?


              OTELLO

               Sciagurato, provami che il mio amore
               è una puttana; devi esserne sicuro,
               darmi prove oculari, o sull’anima immortale
               meglio per te essere nato cane
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