Page 1325 - Shakespeare - Vol. 3
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che scontrarti con il mio furore.
IAGO
A questo punto?
OTELLO
Fammi vedere con i miei occhi, o provalo
senza spazi o appigli 161 per il minimo dubbio
− altrimenti ne va della tua vita!
IAGO
Mio nobile signore...
OTELLO
Se infanghi lei e torturi me,
smetti di pregare, di cercare indulgenza.
Accumula orrori su orrori, compi
misfatti da far piangere i cieli
e sbigottir la terra: nulla di peggio
potrai aggiungere alla tua dannazione.
IAGO
Misericordia! Mi protegga il cielo!
Siete un uomo? Avete un’anima,
o l’uso di ragione? Dio vi assista!
Riprendetevi la mia carica. Povero sciocco,
che finirai per scontare la tua onestà!
O mondo mostruoso, nota, nota bene:
essere sincero e onesto è malsicuro.
Grazie per la lezione, e da questo momento
non amerò gli amici, se crea tale turbamento.
OTELLO
No, aspetta, dovresti essere onesto.
IAGO
Furbo dovrei essere; l’onestà è da sciocchi,