Page 1318 - Shakespeare - Vol. 3
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No, non molto scosso. Non penso proprio
che Desdemona non sia donna onesta. 144
IAGO
Viva a lungo così, e voi che lo pensate!
OTELLO
Eppure, come la natura traligna...
IAGO
Ah, ecco il punto! L’ardire con voi, ad esempio, 145
il rifiuto dei molti bei partiti,
della sua città, razza e condizione,
cose a cui tende sempre la natura;
be’, ci si può subodorare voglie
scomposte, depravazione, pensieri
innaturali. 146 Ma perdonatemi:
non alludo a lei in particolare; 147
anche se temo che il suo istinto,
ritornando a guardar le cose in faccia,
non vi metta magari a paragone
con quelli della sua gente, e non si penta. 148
OTELLO
Addio. Se noterai dell’altro, informami;
che anche tua moglie tenga gli occhi aperti.
Lasciami, Iago.
IAGO
(Andando via)
Prendo congedo, mio signore.
OTELLO
Perché mi son sposato? Quest’onest’uomo
certo ha visto e ne sa di più,
molto, molto di più di quanto svela.