Page 1313 - Shakespeare - Vol. 3
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che prima di fiatare pesi le parole,
perciò tanto più mi spaventano
queste tue pause. 124 Sono espedienti
abituali in un furfante falso e sleale;
ma nell’uomo giusto sono segrete indicazioni
che vengono dal cuore per impulsi
che sono incontrollabili.
IAGO
Per Cassio,
presumo di ritenerlo onesto. 125
OTELLO
Lo penso anch’io.
IAGO
L’uomo dovrebbe essere quel che sembra
e chi non lo è neppure dovrebbe sembrarlo.
OTELLO
Certo, l’uomo dovrebbe essere quel che sembra.
IAGO
E allora io ritengo Cassio un uomo onesto.
OTELLO
Eppure c’è qualcos’altro. Ti prego,
parlami di questi tuoi pensieri, di ciò
che rimugini, 126 e per il peggior pensiero
usa pure le parole peggiori.
IAGO
Scusatemi, signore:
benché obbligato a fare il mio dovere
non sono tenuto a ciò da cui lo schiavo
è esente. Rivelare i miei pensieri!
E se fossero vili e ingiusti? 127 Dov’è