Page 1314 - Shakespeare - Vol. 3
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il palazzo in cui talvolta non si intrufolano
cose sozze? Chi ha un cuore così puro
che immondi sospetti non vi tengano udienza
e tribunale, 128 dettandovi legge
assieme a legittime riflessioni?
OTELLO
Tu cospiri contro il tuo amico, Iago,
se pensi che gli venga fatto torto
e non lo metti a parte dei tuoi pensieri. 129
IAGO
Vi scongiuro, magari è ingiusta
la mia supposizione − tanto più
che mi affligge, lo ammetto, una natura
incline a sospettare il male,
e la mia scrupolosa vigilanza 130
spesso vede colpe inesistenti −
e quindi non dovreste dare retta
a uno che ragiona così confusamente
né farvi turbare dalle mie incerte
e frammentarie osservazioni. Non gioverebbe
alla vostra quiete né al vostro bene,
né alla mia dignità, saggezza e onestà
mettervi al corrente dei miei pensieri.
OTELLO
Sangue di Cristo!
IAGO
Il buon nome, signore,
è caro sia all’uomo che alla donna;
è la gemma più preziosa dell’anima.
Chi mi ruba la borsa, ruba robaccia, 131
qualcosa che vale poco o anche nulla,
che era mia, ora è sua, è appartenuta
a migliaia. Ma chi mi toglie il buon nome
mi ruba ciò che altrui non arricchisce